Cronistoria del processo ENI-Shell OPL 245 a Milano


  • Settembre 2013

    Re:Common, Global Witness e The Corner House presentano un esposto alla Procura della Repubblica di Milano chiedendo un’indagine su ENI, i suoi dirigenti ed ex funzionari nigeriani, nonché intermediari italiani e nigeriani sul loro ruolo nell’accordo OPL 245 del 2011.

  • giugno 2014

    La Procura della Repubblica di Milano notifica all’ENI l’apertura di un’indagine.

  • Settembre 2014

    Le autorità britanniche rispondono alla richiesta del pubblico ministero milanese di congelare 85 milioni di dollari derivanti dall’affare OPL 245 che si stava svolgendo nel Regno Unito a seguito del contenzioso tra Malabu Oil & Gas e l’intermediario nigeriano Emeka Obi. Allo stesso tempo, le autorità svizzere congelano circa 112 milioni di dollari nei conti bancari di Basilea degli intermediari Obi, Di Nardo e delle loro società.

  • Maggio 2015

    Re:Common, Global Witness e The Corner House presentano un addendum alla loro denuncia del 2013 alla Procura di Milano, chiedendo un’indagine su Shell e i suoi dirigenti.

  • Febbraio 2016

    Il quartier generale della Shell a L’Aia viene perquisito da una squadra investigativa congiunta della polizia finanziaria italiana e olandese.

  • Dicembre 2016

    La Procura di Milano informa Shell, Eni e altri 11 imputati e la vittima – la Repubblica Federale della Nigeria – in merito alla conclusione delle sue indagini, comprese le accuse che avrebbe mosso.

  • Febbraio 2017

    La Procura della Repubblica di Milano chiede che il giudice che esamina le indagini – il cosiddetto Gip “giudice per le indagini preliminari” – apra un processo.

  • Aprile 2017

    Inizia l’udienza preliminare sul caso. Nel corso dell’udienza Obi e Di Nardo optano per un procedimento penale “a giudizio abbreviato”, nel senso che la decisione sulla fondatezza o meno dell’imputazione viene presa all’udienza preliminare invece che alla fine del processo, che viene saltato. Il giudice accoglie la loro richiesta e viene aperta una causa “abbreviata” separata (una sentenza è prevista per la fine dell’estate 2018).

  • Giugno 2017

    Quattro ex dirigenti Shell vengono informati delle conclusioni dell’indagine milanese sul loro coinvolgimento e la Procura della Repubblica di Milano chiede un processo. Il giudice preliminare accetta questa ulteriore richiesta.

  • Dicembre 2017

    Il giudice per le indagini preliminari stabilisce che Eni, Shell e tutti gli altri imputati, compresi gli ex dirigenti Shell, devono essere rinviati a giudizio.

  • Gennaio 2018

    Il giudice preliminare modifica la sua decisione del dicembre 2017 per correggere un errore nel testo riguardante la descrizione delle accuse dei quattro dirigenti Shell. Shell utilizzerà successivamente questo errore per impugnare la decisione di rinviare i manager a giudizio (vedi sotto).

  • Marzo 2018

    Si tiene a Milano la prima udienza.

  • Marzo 2018

    I quattro ex dirigenti della Shell presentano ricorso alla Corte di Cassazione per contestare la modifica del gennaio 2018 alla decisione del giudice per le indagini preliminari del dicembre 2017, chiedendo l’annullamento della decisione.

  • Maggio 2018

    Inizia a Milano il processo penale. Tuttavia, l’udienza è sospesa in attesa dell’esito della sentenza della Corte di Cassazione sulla richiesta dei quattro ex dirigenti Shell di ribaltare la decisione del giudice preliminare in relazione al loro procedimento penale.

  • Giugno 2018

    La Corte di Cassazione respinge il ricorso dei dirigenti della Shell.

  • Giugno 2018

    La prima udienza di merito della causa si svolge a Milano il 20 giugno.