Human and Environmental Development Agenda (HEDA Resource Centre o HEDA) presenta una petizione alla Commissione Nigeriana per i crimini economici e finanziari (EFCC), chiedendo un’indagine sull’operazione OPL 245.
La Camera dei deputati nigeriana vota per annullare l’accordo per OPL 245 e definisce l’accordo “contrario alle leggi della Nigeria”. 190 milioni di dollari dall’accordo vengono congelati nel Regno Unito e in Svizzera su richiesta delle autorità.
Eletto il nuovo governo nigeriano
Le accuse di riciclaggio di denaro sporco sono presentate dall’agenzia nigeriana, EFCC, contro Dan Etete e l’ex procuratore generale e ministro della giustizia nigeriano Mohammed Adoke.
L’EFCC ottiene un’ordinanza del tribunale che cede il controllo del blocco petrolifero OPL 245 al governo federale “in attesa dell’ indagine e del perseguimento dei sospetti nella truffa petrolifera di Malabu Oil da 1,1 miliardi di dollari”.
https://efccnigeria.org/efcc/news/2287-court-orders-forfeiture-of-malabu-oil-block
L’ordinanza è stata annullata nel marzo 2017 per motivi procedurali. https://uk.reuters.com/article/us-nigeria-oil/nigerian-court-overturns-seizure-of-oilfield-from-shell-and-eni-idUSKBN16O16G
La Procura di Milano deposita accuse di corruzione internazionale contro Shell, Eni e diversi alti dirigenti dell’Eni, tra cui l’attuale Amministratore Delegato Claudio Descalzi.
Le accuse di riciclaggio di denaro sporco sono presentate dall’EFCC contro Abubakar Aliyu e l’ex procuratore generale e ministro della giustizia nigeriano Mohammed Adoke.
La Procura di Milano deposita accuse di corruzione internazionale contro quattro ex dirigenti della Shell, tra cui Malcolm Brinded CBE, ex direttore esecutivo per le operazioni upstream internazionali, e Peter Robinson, ex vicepresidente per le attività commerciali nell’Africa subsahariana.
Il giudice per le indagini preliminari da l’autorizzazione a procedere sul caso italiano.
Il tribunale nigeriano autorizza HEDA a procedere ad una revisione giudiziaria del Procuratore Generale e del Ministero della Giustizia per non aver revocato l’accordo del 2011 per motivi di corruzione.